
Categorie di rischio e SCIA: cosa sapere
Con la sigla SCIA si intende la Segnalazione certificata di inizio attività. E’ la dichiarazione che permette alle imprese e alle attività commerciali (artigianali, commerciali, industriali) di “aprire bottega”, senza dover più attendere ulteriori controlli e verifiche di organi competenti.
A partire dal 2010 la SCIA ha sostituito la vecchia DIA (denuncia di inizio attività). Si tratta di un’autocertificazione corredata da asseverazioni e attestazioni da parte di tecnici abilitati. La SCIA è quindi una sorta di lasciapassare, che l’aspirante imprenditore/commerciante è tenuto a consegnare al Suap (lo sportello unico per le attività produttive del Comune) o al comando dei Vigili del fuoco.
Negli ultimi anni, la legislazione ha modificato le procedure burocratiche per il rilascio delle autorizzazioni, nell’ambito dell’avvio di un’attività. Ne deriva una sorta di rapporto direttamente proporzionale fra i tipi di rischio che un ambiente lavorativo comporta e numero di verifiche ufficiali da effettuare, al fine di ottenere le dovute autorizzazioni.
Per questo motivo, le categorie/imprese sono state raggruppate in tre categorie, ognuna con una specifica politica e gestione. La Scia commerciale è la “carta base” per tutti e tre i gruppi ed è l’unico documento richiesto per le attività della Categoria A: ne fanno parte alberghi, residenze, ospedali e strutture per anziani fino a 50 posti letto, le scuole fino a 150 persone, edifici civili alti meno di 32 metri, esercizi commerciali fino a 600mq, aziende e uffici fino a 500 presenti. Alle attività della Categoria B (rischio incendio medio), oltre che la Scia, occorre presentare al Suap il parere preventivo di conformità che si ottiene presentando il progetto della struttura al comando dei Vigili del fuoco. Fanno parte di questo gruppo i locali di spettacolo e le palestre, le scuole dai 150 a 300 persone, strutture alberghiere e sanitarie fino a 100 posti letto, negozi fino a 1500mq, edifici civili alti fra i 32 e i 54 metri. Procedure identica per le strutture della Categoria C, alle quali si richiede in aggiunta un sopralluogo realizzato dagli stessi Vigili del fuoco, che accertano la conformità e rilasciano il Cpi, certificato di prevenzione incendi.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni sulla SCIA potete rivolgervi a Bn Service che tra le sue attività principali prevede il servizio di progettazione antincendio a Palermo e nel resto della Sicilia.